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curiosità in cucina Stampa E-mail

Mangiare e bere nelle Marche non significa semplicemente nutrirsi. Scoprire la cucina marchigiana significa sedersi a tavola come nel giorno della festa più bella dell’anno. Tali e tante sono le ricchezze di questa terra che anche una semplice bruschetta è motivo di gioia.

l’Olio d’Oliva dagli aromi intensi,

i Vini d.o.c., dal Rosso Piceno al Rosso Conero fino a Verdicchi di Iesi e di Matelica, passando per il Falerio od il Pecorino in purezza,

le verdure, arricchite di carni o presentate con semplicità, diventano il simbolo di una terra (le Olive all’Ascolana, le Verdure gratinate),

le carni, preparate in ogni modo immaginabile, ricche di profumi e di tradizione, permettono di spaziare dalla selvaggina all’aia, riscoprendo la papera, le lumache (cucciòle), il cinghiale, gli arrosticini d'agnello e tanto altro,

del maiale poi, si sa, non si butta nulla: a partire dalla porchetta e passando per l’inimitabile prosciutto crudo, si arriva a gustare il celebre ‘ciauscolo’ o ‘ciabuscolo’, salame tipico a grana fine che si sposa perfettamente con il pane ‘sciapo’ di questa terra.

cosa dire del pesce… un consiglio? Trovare l’occasione per gustare il fantastico ‘brodetto’, la zuppa di pesce misto, che permette di scoprire i differenti gusti del pesce azzurro di queste acque!

la domenica? Lasagne! Non aspettatevi la lasagna che conosciamo grazie all’Emilia, qui si chiamano ‘svincingrassi’, e non perché la linea ne subisca gli influssi, ma per il nome di un epico generale tedesco appassionato di questo piatto!

In questa vacanza non date spazio alle remore, nelle Marche non sanno cosa sia il colesterolo!!!


 

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